Un giovane di nome Tom Pegg è rimasto paralizzato dal collo in giù dopo aver avuto un mal di stomaco durante una vacanza a Bali, secondo quanto riferito dalla sua sorella. Dopo essere tornato nella sua casa a Dubai, i suoi sintomi sono peggiorati, incluso il gonfiore degli occhi. Inizialmente si pensava fosse un’allergia, ma successivamente a Tom è stato diagnosticato la sindrome di Guillain-Barré, una rara malattia autoimmune che causa il fatto che il corpo attacchi se stesso.
La condizione di Tom è peggiorata rapidamente, con gli occhi che si sono gonfiati, difficoltà a respirare e impossibilità di parlare. Suo fratello ha allertato i soccorsi e sono stati contattati i servizi di emergenza. Ora, una campagna di crowdfounding ha raccolto oltre £108.000 per trasportare Tom nel Regno Unito, dove riceverà cure presso il Royal Stoke University Hospital.
La sorella di Tom, Hollie Pegg, ha descritto l’impatto della malattia sulla vita di Tom, dichiarando: “È passato da essere un ragazzo sano, in forma e amante del divertimento, a essere debole… È una malattia così orribile che arriva così velocemente e all’improvviso. Ha messo la vita di mio fratello in pausa.” Nonostante la sua paralisi, Tom rimane completamente consapevole dell’ambiente circostante e ha mantenuto il suo senso dell’umorismo. Utilizzando il suo telefono, è in grado di comunicare con gli amici, anche se non può muovere il suo viso.
La sindrome di Guillain-Barré è un disturbo in cui il sistema immunitario attacca erroneamente il sistema nervoso del corpo invece dei germi. Mentre la maggior parte delle persone si riprende entro un anno, uno su cinque pazienti riscontra problemi a lungo termine o rischia la mortalità. La condizione di Tom è considerata grave, con paralisi dal collo in giù. Attualmente sta seguendo un programma di riabilitazione e ha mostrato progressi promettenti attraverso il trattamento di scambio di plasma.
La famiglia di Tom è stata al suo fianco durante il suo ricovero in ospedale, ma loro madre non è stata in grado di unirsi a loro a causa della sua battaglia contro un cancro al seno di stadio tre. I fondi raccolti attraverso la campagna permetteranno a Tom di tornare nel Regno Unito per continuare il trattamento e ricevere supporto.