Uno studio recente sponsorizzato dall’Associazione Multidisciplinare per gli Studi Psichedelici (MAPS) suggerisce che l’MDMA, comunemente conosciuta come Ecstasy o Molly, potrebbe essere efficace nel ridurre i sintomi del disturbo da stress post-traumatico (PTSD). Lo studio, pubblicato su Nature Medicine, ha coinvolto 104 partecipanti con PTSD, a cui è stato randomicamente assegnato l’MDMA o una pillola placebo nel corso di tre sessioni di terapia. Entrambi i gruppi hanno ricevuto anche una terapia di conversazione durante il processo di trattamento.
I risultati dello studio hanno mostrato che il gruppo che ha assunto l’MDMA ha sperimentato significativi miglioramenti dei sintomi rispetto al gruppo del placebo. Una valutazione che misura i sintomi di PTSD come flashback, incubi e insonnia ha rilevato che l’86% dei partecipanti nel gruppo dell’MDMA ha mostrato un miglioramento, rispetto al 69% nel gruppo del placebo. Inoltre, il 72% di coloro nel gruppo dell’MDMA non rispettava più i criteri per una diagnosi di PTSD, rispetto al 48% nel gruppo del placebo.
È importante notare che nel gruppo dell’MDMA sono stati osservati alcuni effetti collaterali, tra cui nausea, sudorazione, tensione muscolare e diminuzione dell’appetito. Nonostante questi effetti collaterali, i potenziali benefici della terapia assistita dall’MDMA per il PTSD sono promettenti.
L’approvazione delle sostanze psichedeliche per uso terapeutico sta attirando l’attenzione in tutto il mondo. A luglio, l’Australia è diventata il primo paese a consentire agli psichiatri di prescrivere determinate sostanze psichedeliche, inclusi l’MDMA e la psilocibina (presente nei funghi psichedelici), ai pazienti con depressione o PTSD. Questa decisione ha aperto le porte a opzioni di trattamento alternative nell’assistenza sanitaria mentale.
Sebbene l’MDMA abbia mostrato promesse nel trattamento del PTSD, è importante evidenziare che sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno la sua efficacia e i potenziali rischi. La American Psychiatric Association non ha ancora approvato l’uso di sostanze psichedeliche nel trattamento. Tuttavia, la U.S. Food and Drug Administration (FDA) ha designato la psilocibina come una “terapia innovativa” e ha fornito sovvenzioni per la ricerca sulle droghe psichedeliche.
Sulla base dei progressi compiuti negli studi sponsorizzati da MAPS e altre organizzazioni di ricerca, la terapia assistita dall’MDMA per il PTSD sta raggiungendo l’approvazione della FDA nel 2024. Ciò potrebbe potenzialmente offrire una nuova opzione di trattamento per gli individui che soffrono di PTSD e migliorare la loro qualità di vita.
Fonti:
– Nature Medicine
– The Associated Press