Studio trova che gli spettatori sono meno propensi a praticare la RCP alle donne in pubblico

Studio trova che gli spettatori sono meno propensi a praticare la RCP alle donne in pubblico

Un nuovo studio presentato al Congresso Europeo di Medicina d’Emergenza 2023 rivela che le donne sono meno propense a ricevere la Rianimazione Cardio Polmonare (RCP) dagli spettatori in luoghi pubblici, aumentando così i tassi di mortalità tra le donne che hanno un arresto cardiaco. La RCP prevede la compressione del torace e la respirazione bocca a bocca per ripristinare la circolazione sanguigna e il flusso di ossigeno quando il cuore smette di battere.

Secondo l’American Heart Association, l’arresto cardiaco improvviso è una delle principali cause di morte, con circa 350.000 arresti cardiaci extracorporei che si verificano negli Stati Uniti ogni anno. Lo studio aveva l’obiettivo di comprendere le differenze nella somministrazione della RCP tra uomini e donne, esaminando i dati degli arresti cardiaci avvenuti al di fuori degli ospedali negli Stati Uniti e in Canada tra il 2005 e il 2015.

I risultati, che non sono ancora stati sottoposti a revisione paritaria, indicano che su 39.391 pazienti con un’età media di 67 anni, il 54% ha ricevuto la RCP da uno spettatore. Nel complesso, le donne erano leggermente meno propense degli uomini a ricevere la RCP, con tassi del 52% per le donne e del 55% per gli uomini. Tuttavia, osservando specificamente le situazioni pubbliche, le donne hanno ricevuto la RCP dagli spettatori con una percentuale del 61%, rispetto al 68% degli uomini. Si sono riscontrate tassi inferiori di RCP per le donne in diverse fasce d’età.

La dottoressa Alexis Cournoyer, medico specializzato in medicina d’urgenza e ricercatrice coinvolta nello studio, ha osservato che le ragioni di questa disparità non sono chiare. Potrebbe essere dovuta a preoccupazioni sul fare del male o toccare le donne o all’assunto che le donne siano meno inclini a sperimentare un arresto cardiaco. Interessante è il fatto che lo studio abbia rilevato che questo squilibrio non è peggiorato nelle donne più giovani, forse perché gli spettatori potrebbero avere maggiori preoccupazioni riguardo al contatto fisico senza consenso.

Nelle situazioni private, come le case, lo studio ha rivelato che la probabilità di ricevere la RCP diminuiva ogni 10 anni di età, con gli uomini che erano meno propensi del 9% e le donne del 3%. I ricercatori intendono condurre ulteriori ricerche per approfondire questi risultati e identificare i fattori sottostanti che contribuiscono alle differenze nella somministrazione della RCP.

L’obiettivo finale è garantire che chiunque abbia bisogno della RCP, indipendentemente dal sesso, dall’età o dalla posizione, riceva misure tempestive ed efficaci di salvataggio della vita.

Fonti:
– Congresso Europeo di Medicina d’Emergenza 2023
– American Heart Association

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