Un recente studio pubblicato sull’American Journal of Psychiatry ha rivelato che gli individui affetti da schizofrenia hanno una predisposizione genetica al fumo e un ridotto rischio genetico di obesità. Lo studio aveva lo scopo di indagare le basi genetiche condivise tra la schizofrenia e i fattori di rischio di malattie cardiovascolari (CVD).
Il team di ricerca ha analizzato i risultati dello studio di associazione a livello di genoma (GWAS) per identificare il numero di varianti genetiche condivise e le localizzazioni specifiche condivise tra schizofrenia e fattori di rischio di CVD. I risultati hanno mostrato un’ampia sovrapposizione genetica tra schizofrenia e comportamento di fumo, così come con l’indice di massa corporea (BMI).
Questi risultati implicano che gli individui con schizofrenia possono essere maggiormente influenzati dalle proprietà addictive della nicotina, portando a una maggiore probabilità di iniziare a fumare, effetti rinforzanti e sintomi di astinenza grave durante l’astensione. Gli autori suggeriscono che il fumo nelle persone con schizofrenia possa essere una forma di automedicazione, compensando le disfunzioni geneticamente determinate dei recettori dell’acetilcolina nicotinica (nAChRs).
Al contrario, gli individui con schizofrenia sono geneticamente predisposti a un BMI più basso. Tuttavia, l’obesità è comunque più comune negli individui con schizofrenia rispetto alla popolazione generale. Lo studio indica che fattori diversi dalle varianti genetiche comuni contribuiscono all’aumento di peso nella schizofrenia, tra cui gli effetti avversi degli antipsicotici, i sintomi, la depressione e le sfide socioeconomiche che portano a uno stile di vita poco sano.
Inoltre, lo studio ha trovato localizzazioni specifiche condivise tra schizofrenia e altri fattori di rischio di CVD come rapporto vita-fianchi, pressione arteriosa, diabete di tipo 2, lipidi e malattia coronarica. La metà delle varianti genetiche che influenzano la schizofrenia erano associate a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, mentre l’altra metà era associata a una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari. Ciò suggerisce che i sottogruppi di individui con schizofrenia possono variare nella loro vulnerabilità genetica alle CVD.
Complessivamente, questo studio mette in luce la complessa sovrapposizione genetica tra schizofrenia e fattori di rischio di CVD. I risultati sottolineano l’importanza dei fattori ambientali nello sviluppo dell’obesità e di altre comorbilità CVD. Ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere meglio i meccanismi genetici alla base di queste associazioni.
Fonti:
– “Caratterizzazione delle basi genetiche condivise tra schizofrenia e fattori di rischio di malattie cardiovascolari” – American Journal of Psychiatry