Uno studio recentemente condotto presso l’Università dello State dell’Ohio suggerisce che un nuovo candidato vaccinale, noto come MMS (Morbillo, Parotite e SARS-CoV-2), potrebbe fornire immunità contro diverse varianti del virus COVID-causante. I ricercatori hanno combinato il vaccino morbillo-parotite-rosolia (MMR) con un segmento stabile della proteina spike del coronavirus, ottenendo così un potenziale vaccino che potrebbe conferire protezione contro morbillo, parotite e COVID-19.
Lo studio, pubblicato nelle Proceedings of the National Academy of Sciences, ha scoperto che gli anticorpi contro il COVID-19 indotti dal vaccino MMS nei criceti sono durati almeno quattro mesi senza segni di declino. Ciò suggerisce che l’immunità a vita contro morbillo e parotite fornita dal vaccino MMR potrebbe potenzialmente tradursi in una protezione prolungata contro il COVID-19 per le persone vaccinate con il vaccino MMS.
Uno dei vantaggi del vaccino MMS è il suo record di sicurezza, poiché il vaccino MMR è stato utilizzato nei bambini negli ultimi 50 anni. Incorporando il segmento stabile della proteina spike del coronavirus nel vaccino MMR esistente, i ricercatori hanno creato un nuovo tipo promettente di vaccino per prevenire il COVID-19. Il vaccino MMS verrebbe somministrato attraverso il naso.
Oltre alla sua potenziale efficacia contro il virus ancestrale SARS-CoV-2, il vaccino MMS ha mostrato anche efficacia contro due varianti di preoccupazione – Delta e Omicron. I ricercatori ritengono che la piattaforma MMS possa essere adattata alle nuove varianti circolanti nella popolazione umana, offrendo così flessibilità nel rispondere alla natura in evoluzione del virus.
I ricercatori hanno inoltre evidenziato la possibilità di espandere ulteriormente la piattaforma MMS includendo la rosolia e incorporando ulteriori proteine spike o proteine coronavirus nel vaccino. Ciò potrebbe potenzialmente migliorare l’ampiezza dell’immunità protettiva fornita dal vaccino.
Nel complesso, il vaccino MMS mostra promesse come mezzo per fornire immunità a lungo termine contro il COVID-19, sia nei bambini come parte dei programmi di immunizzazione di routine che negli adulti. Saranno necessarie ulteriori ricerche e studi clinici per validare la sua efficacia e sicurezza nelle popolazioni umane.
Fonti:
– Rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS)