L’incremento più significativo dei casi di Covid-19 in Nuova Zelanda segnala sfide future legate alla pandemia

L’incremento più significativo dei casi di Covid-19 in Nuova Zelanda segnala sfide future legate alla pandemia

La Nuova Zelanda sta attualmente affrontando la sua quinta ondata di casi di Covid-19, che sta provocando un significativo aumento dei casi rispetto alle ondate precedenti. Secondo un epidemiologo, questa ondata offre uno sguardo nel futuro a lungo termine del paese con il coronavirus. Gli ufficiali sanitari hanno riportato 7.881 nuovi casi di Covid-19 nella scorsa settimana, con un aumento anche dei casi probabili.

Anche i numeri delle ospedalizzazioni sono aumentati, insieme alla rilevazione del virus nelle acque reflue. I dati dell’ESR (Environmental Science and Research) mostrano una media nazionale di 5,06 milioni di copie del virus rilevate per persona, al giorno, nelle acque reflue. Questo valore è il doppio rispetto al numero rilevato solo un mese fa. Questi indicatori, la rilevazione nelle acque reflue e le ospedalizzazioni, sono ai loro livelli più alti da gennaio.

Il professor Michael Baker, epidemiologo dell’Università di Otago, suggerisce che il picco delle ospedalizzazioni durante questa ondata sia più elevato rispetto a quanto osservato nella quarta ondata. Questo potrebbe fornire indicazioni su ciò che ci si può aspettare a lungo termine, con picchi e cali dei casi di Covid-19.

Nonostante questa ondata non raggiungerà l’apice dell’onda sperimentata nel 2022, che ha registrato un numero di casi nell’ordine dei medi 8000 e significative ospedalizzazioni, continua a destare preoccupazione. Attualmente non vi sono prove che indichino la presenza di una nuova sottovariante rivoluzionaria che contribuisca all’ampiezza di questa ondata. Gli ultimi campioni dell’ESR rivelano una miscela di sottovarianti Omicron, con il tipo EG.5 o “Eris” e i suoi correlati come dominanti.

All’avvicinarsi del Natale, resta da vedere se i tassi di infezione continueranno ad aumentare. Mentre alcune regioni potrebbero raggiungere il picco dei casi, altre stanno ancora sperimentando un aumento. È evidente che la Nuova Zelanda si trova in mezzo a un’ampia ondata di infezioni e deve rispondervi di conseguenza.

Per il futuro, è necessario adottare un approccio nazionale alla gestione dei periodi di picco, secondo il professor Baker. Ciò include la promozione dei richiami vaccinali, il sostegno all’autoisolamento e l’istituzione di politiche coerenti per gli standard di ventilazione e l’uso delle mascherine negli ambienti sanitari. Le informazioni raccolte dai sistemi di sorveglianza approfonditi devono essere utilizzate per mitigare efficacemente l’impatto della pandemia.

FAQ

Qual è la situazione attuale del Covid-19 in Nuova Zelanda?
La Nuova Zelanda sta affrontando la sua quinta ondata di casi di Covid-19, che sta provocando un aumento più significativo dei casi rispetto alle ondate precedenti. Gli ufficiali sanitari hanno riportato 7.881 nuovi casi di Covid-19 nella scorsa settimana, con un aumento anche dei casi probabili.

Anche i numeri delle ospedalizzazioni stanno aumentando?
Sì, i numeri delle ospedalizzazioni sono aumentati rispetto alla settimana precedente. L’aumento dei casi è riflesso anche nella rilevazione del virus nelle acque reflue.

Qual è la prospettiva per il futuro in termini di Covid-19 in Nuova Zelanda?
Questa ondata offre uno sguardo nel futuro a lungo termine con il coronavirus. Sebbene non si preveda che raggiungerà l’apice dell’onda sperimentata nel 2022, indica che la Nuova Zelanda potrà aspettarsi picchi e cali dei casi di Covid-19 in futuro.

Esiste qualche evidenza di una nuova sottovariante che contribuisce a questa ondata?
Attualmente non vi sono prove che indichino la presenza di una nuova sottovariante rivoluzionaria che guidi l’ampiezza di questa ondata. La sottovariante dominante rilevata è il tipo EG.5 o “Eris”.

Quali misure dovrebbero essere prese per gestire l’attuale ondata?
È necessario adottare un approccio nazionale per gestire efficacemente i periodi di picco. Ciò include la promozione dei richiami vaccinali, il sostegno all’autoisolamento e l’istituzione di politiche coerenti per gli standard di ventilazione e l’uso delle mascherine negli ambienti sanitari. È fondamentale agire sulle informazioni raccolte dai sistemi di sorveglianza per mitigare l’impatto della pandemia.

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