Un nuovo rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sottolinea gli effetti pericolosi dell’ipertensione, anche conosciuta come pressione alta. L’ipertensione è identificata come uno dei principali fattori di rischio mondiali per morte e disabilità. Il rapporto dell’OMS richiama l’attenzione sulla necessità di strategie per combattere questo “assassino silenzioso”.
L’ipertensione colpisce 1 adulto su 3 nel mondo, caratterizzata da una lettura della pressione arteriosa di 140/90 mmHg o superiore. Questa condizione porta spesso ad altri problemi di salute come ictus, attacco di cuore, insufficienza cardiaca e danni renali. Purtroppo, solo circa una persona su cinque con ipertensione riesce a controllarla.
Per affrontare questo problema, l’OMS raccomanda di implementare programmi nazionali di trattamento dell’ipertensione completi, simili alle iniziative di successo in Canada e in Corea del Sud. Questi programmi hanno raggiunto un controllo della pressione arteriosa superiore al 50% negli adulti con ipertensione. Se più persone riuscissero a gestire efficacemente la propria ipertensione, si potrebbero prevenire circa 76 milioni di morti tra il 2023 e il 2030.
Il rapporto evidenzia anche misure preventive, tra cui mantenere una dieta sana, un peso adeguato e scelte di stile di vita corrette. Strategie come la riduzione dell’assunzione di sodio svolgono un ruolo cruciale nella prevenzione di attacchi di cuore e ictus. L’OMS raccomanda di consumare meno di 2.000 milligrammi di sodio al giorno, ma il consumo medio globale supera questa raccomandazione con 10,8 grammi al giorno.
Sebbene i paesi si siano impegnati a ridurre del 30% l’assunzione di sodio entro il 2025, solo il 5% ha implementato politiche complete di riduzione del sodio. Negli Stati Uniti, dove l’ipertensione colpisce circa il 32% delle persone tra i 30 e i 79 anni, sono stati adottati provvedimenti come politiche obbligatorie sul sodio e etichettatura chiara sugli alimenti preconfezionati, ma è necessario fare di più.
Controllare efficacemente l’ipertensione potrebbe potenzialmente evitare 1,2 milioni di morti negli Stati Uniti entro il 2040. Tuttavia, ciò richiederebbe il trattamento di ulteriori 693.000 persone con ipertensione. I costi associati all’ipertensione e alle sue complicanze sono considerevoli, influenzando pazienti, sistemi sanitari ed economie nazionali in tutto il mondo.
È fondamentale che i governi di tutto il mondo s’impegnino per una cura dell’ipertensione accessibile ed economica. Priorizzando la sanità primaria e le misure preventive, l’impatto globale della pressione alta può essere significativamente ridotto.
Fonti: CNN