L’utilizzo della realtà virtuale (VR) come forma di neuro-riabilitazione si è dimostrato efficace e sicuro nelle persone che hanno subito un ictus, secondo un recente studio pubblicato su eClinicalMedicine. I sopravvissuti agli ictus spesso affrontano sfide come l’impairment degli arti superiori, la diminuzione della capacità di autopreservazione e l’inattività sociale, che possono influire negativamente sulla loro qualità di vita. Con il carico globale degli ictus previsto in aumento nei prossimi anni, c’è bisogno di modalità di riabilitazione più coinvolgenti e interattive per migliorare il recupero funzionale.
La realtà virtuale consente ai pazienti di immergersi in ambienti simili agli eventi e agli oggetti del mondo reale. Fornisce un feedback in tempo reale attraverso canali sensoriali e può essere non, semi o completamente immersivo. La VR non immersiva prevede l’interazione con un avatar generato al computer, mentre la VR immersiva utilizza la proiezione su superfici cave, display montati sulla testa o video catturati. I visori VR semi-immersivi consentono agli utenti di navigare attraverso uno stimolo visivo.
Lo studio attuale aveva lo scopo di fornire una panoramica delle revisioni sistematiche sull’efficacia e la sicurezza della riabilitazione VR dopo un ictus. I ricercatori hanno analizzato 42 meta-analisi da 58 revisioni sistematiche, che includevano 345 studi primari sull’intervento VR per gli ictus. I risultati hanno indicato che la VR, con o senza terapia convenzionale, era superiore alla sola terapia convenzionale nel migliorare la funzione e l’attività degli arti superiori. Tuttavia, la VR non ha avuto un impatto significativo sull’attività del braccio.
Alcune revisioni hanno riportato anche effetti equivalenti tra la VR e la terapia convenzionale per alcuni risultati. La VR potrebbe essere particolarmente utile per i pazienti che devono svolgere compiti cognitivi mentre affinano la qualità del movimento. Inoltre, la VR potrebbe avere un effetto positivo sulla mobilità, l’equilibrio e le attività della vita quotidiana. Lo studio ha anche evidenziato l’importanza di ridurre al minimo il rischio di cadute durante l’allenamento dell’equilibrio con l’uso della VR.
I ricercatori hanno concluso che i clinici dovrebbero considerare l’inclusione della VR nelle terapie di riabilitazione post-ictus per migliorare il recupero motorio. Esercizi personalizzati con feedback visivo, uditivo e tattile dovrebbero essere introdotti in base agli obiettivi di allenamento di ciascun paziente. I clinici dovrebbero anche essere consapevoli delle differenze individuali, come livelli di stress più elevati nelle donne, che potrebbero influire sulla loro esperienza con la VR. Tuttavia, lo studio sottolinea che occorre cautela nell’interpretare i risultati a causa della scarsa qualità metodologica di alcune delle revisioni incluse.
In generale, questo studio fornisce preziose informazioni sul potenziale della VR come strumento sicuro ed efficace nella riabilitazione post-ictus. Sono necessarie ulteriori ricerche per approfondire i suoi benefici e le strategie di implementazione ottimali.
Fonti: eClinicalMedicine, Organizzazione Mondiale della Sanità