Il ruolo delle acque reflue nella diffusione della resistenza agli antimicrobici negli ospedali

Il ruolo delle acque reflue nella diffusione della resistenza agli antimicrobici negli ospedali

In uno studio recente pubblicato sul Journal of Hospital Infection, i ricercatori hanno condotto un’analisi completa del sistema delle acque reflue presso l’Ospedale Universitario di Limerick al fine di individuare le fonti di infezione e i geni di resistenza agli antimicrobici (AMR). Lo studio ha rivelato che i microbi dominanti nelle acque reflue presentavano elevati livelli di geni AMR, sottolineando l’importanza della pulizia e della decontaminazione regolari per prevenire le infezioni dei pazienti.

La resistenza agli antimicrobici rappresenta una sfida significativa nell’ambito dell’assistenza sanitaria, con le infezioni da farmaci multi-resistenti che diventano sempre più diffuse in tutto il mondo. Studi precedenti hanno dimostrato che i lavandini per il lavaggio delle mani contaminati possono contribuire alle epidemie negli ospedali. Si ritiene che gli apparecchi dedicati alle acque reflue legate ai pazienti possano fungere da serbatoi per i geni resistenti agli antimicrobici (ARGs) e per i microrganismi che causano infezioni, rendendo necessaria ulteriore ricerca per identificare tali serbatoi e informare interventi efficaci per controllare le infezioni.

Lo studio aveva lo scopo di comprendere i profili taxonomici e resistomici del sistema delle acque reflue, concentrandosi specificamente sulle epidemie di infezioni ospedaliere acquisite in ospedale multidrogo-resistenti (HAI). I ricercatori hanno condotto un’ampia analisi metagenomica del microbioma delle acque reflue in un grande ospedale universitario con una storia di rilevamenti di AMR e di epidemie. Hanno analizzato campioni prelevati dalle condutture in stanze dei pazienti prima del restauro del reparto ospedaliero, così come isolati clinici provenienti da pazienti che avevano acquisito infezioni da AMR durante il ricovero in reparto.

L’analisi ha rivelato una vasta diversità microbica nei lavandini, con comunità meno diverse trovate nei bagni e nelle docce. I phyla dominanti nel sistema delle acque reflue erano Proteobacteria e Actinobacteria. Mentre profili microbici diversi erano presenti in campioni diversi, dimostrando l’influenza dei comportamenti e delle attività umane, i profili ARG non hanno mostrato differenze significative tra i tipi di campioni. Ciò suggerisce che i geni ARG sono condivisi tra diverse specie batteriche, potenzialmente attraverso l’evoluzione divergente o il trasferimento orizzontale.

Confrontando i profili dei campioni delle condutture delle acque reflue e gli isolati dei pazienti, i ricercatori hanno trovato somiglianze e un numero significativo di ARG condivisi. Lo studio ha evidenziato la possibilità di passaggio dei geni dal sistema delle acque reflue ai pazienti o viceversa, sottolineando l’interazione tra patogeni clinicamente rilevanti e microrganismi presenti negli ambienti delle acque reflue ospedaliere.

In conclusione, questo studio sottolinea l’importanza di identificare e caratterizzare i serbatoi di resistenza agli antibiotici negli ospedali. L’uso della metagenomica fornisce preziose informazioni sui geni di resistenza presenti sia negli isolati ambientali che clinici. I risultati suggeriscono che una gestione attiva degli antimicrobici e la riduzione dell’uso di antimicrobici a largo spettro potrebbero contribuire a ridurre il carico di AMR. Politiche e interventi efficaci sono fondamentali per controllare la trasmissione delle infezioni negli ospedali e mitigare l’emergere di malattie sempre più resistenti.

Riferimento bibliografico: Large-scale characterisation of hospital wastewater system microbiomes and clinical isolates from infected patients: profiling of multidrug-resistant microbial species. Kelly, S.A., O’Connell, N.H., Thompson, T.P., Dillon L., Wu, J., Creevey, C., Kiely, P., Slevin, B., Powell, J., Gilmore , B.F., Dunne, C.P. Journal of Hospital Infection (2023).

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