Farmacie di quartiere potrebbero gestire pazienti affetti da asma e ipertensione?

Farmacie di quartiere potrebbero gestire pazienti affetti da asma e ipertensione?

Due influenti centri di pensiero nel settore della salute, il King’s Fund e il Nuffield Trust, hanno proposto che le farmacie di quartiere debbano assumersi la responsabilità della gestione dei pazienti affetti da asma e ipertensione. Questi piani, commissionati da Community Pharmacy England (CPE), consentirebbero anche ai farmacisti di inviare direttamente i pazienti per esami, test del sangue e per visite ospedaliere a specialisti.

Per attuare questa visione, sarebbe necessario apportare modifiche alla legge per consentire ai farmacisti di somministrare farmaci ai pazienti anche senza un farmacista fisicamente presente in farmacia. Inoltre, sarebbe necessario ottenere nuovi finanziamenti per il settore.

La relazione evidenzia diverse barriere che devono essere affrontate per ampliare i servizi offerti dalle farmacie. Questo include una mancanza di investimenti negli edifici, nei sistemi informatici e nel personale nell’ambito della cura primaria, così come una carenza di competenze manageriali.

La proposta è vista come un modo per alleviare la pressione sui medici di base e sugli ospedali, in particolare nella gestione dei pazienti affetti da condizioni croniche come l’asma e l’ipertensione. Utilizzando l’esperienza dei farmacisti, facilmente accessibili al pubblico in strada, si spera che i pazienti possano ricevere cure più comode ed efficienti.

Il coinvolgimento potenziale delle farmacie nella gestione di queste condizioni potrebbe anche portare a una diagnosi e un intervento precoci, prevenendo la progressione dei sintomi e riducendo l’onere sui servizi sanitari.

Sebbene sia necessario fare ulteriori lavori per determinare la fattibilità e i dettagli di attuazione, la proposta ha suscitato discussioni sui potenziali vantaggi dell’ampliamento del ruolo delle farmacie nell’ambito della salute. Ciò include il potenziale miglioramento degli esiti per i pazienti, la riduzione dei costi sanitari e una migliore integrazione dei servizi all’interno della comunità.

Complessivamente, questa iniziativa presenta un’opportunità per massimizzare il ruolo delle farmacie e dei farmacisti nella cura dei pazienti, facilitando una maggiore accessibilità, comodità e collaborazione tra diversi contesti sanitari.

Fonti:
– Rapporto del King’s Fund e del Nuffield Trust, commissionato da Community Pharmacy England.

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