A gennaio 2010, Jason Lance ha vissuto l’inimmaginabile quando ha ricevuto una chiamata dalla scuola elementare di suo figlio informandolo che suo figlio di 9 anni, Montana, era morto per suicidio nel bagno dell’infermeria. Lance è rimasto in uno stato di shock e incredulità, non si sarebbe mai aspettato che suo figlio stesse lottando in modo così intenso. Questo tragico incidente sottolinea l’importanza di prestare attenzione alla salute mentale dei bambini mentre tornano a scuola quest’autunno.
I dati dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) e recenti studi rivelano che il suicidio è una delle cause di morte più comuni tra i bambini tra i 5 e gli 11 anni. In modo preoccupante, i tassi di suicidio tra i bambini più piccoli, in particolare i ragazzi di colore, sembrano essere aumentati negli ultimi dieci anni. Questa tendenza allarmante ha spinto gli esperti a sostenere la riduzione dell’età di screening per pensieri suicidi nei bambini, oltre allo sviluppo di strategie più efficaci di individuazione e prevenzione precoce.
Storicamente, il suicidio è stato considerato un problema che colpisce principalmente gli adolescenti e gli adulti, ma la ricerca mostra ora che anche i bambini più piccoli esprimono pensieri simili. Pediatri, insegnanti e genitori devono collaborare per sviluppare la resilienza dei bambini, identificare e gestire lo stress e attuare strategie mirate di prevenzione. Inoltre, è fondamentale capire come i giovani bambini acquisiscono conoscenze sulla morte e l’autolesionismo, che sia attraverso l’esposizione ai media o le discussioni con i coetanei.
Vale la pena notare che i numeri riportati sui suicidi di bambini dai 5 ai 9 anni dal 2001 al 2021 sono probabilmente sottostimati. Conteggi incompleti e indagini in corso sulle cause delle morti contribuiscono a questo problema. Migliorare la qualità e la coerenza delle indagini sulla morte dei bambini è un passo critico per sviluppare programmi di prevenzione efficaci.
Focalizzando l’attenzione sul suicidio pediatrico, gli esperti sperano di frenare l’aumento del tasso di suicidi tra le persone dai 10 ai 24 anni, dove il suicidio è la seconda causa di morte. La pandemia di COVID-19 ha aggravato i problemi di salute mentale tra i bambini, con un aumento dei tassi di visite al pronto soccorso per i bambini dai 5 agli 11 anni. Fattori come la neurodivergenza, i disturbi psichiatrici e le esperienze di bullismo aumentano ulteriormente la vulnerabilità dei bambini al suicidio.
Affrontare il suicidio pediatrico richiede un approccio completo e multidisciplinare che dia priorità all’intervento e alla prevenzione precoce. È essenziale che genitori, educatori, operatori sanitari e responsabili delle politiche lavorino in collaborazione per creare un ambiente di sostegno per la salute mentale dei bambini. Solo attraverso sforzi concertati possiamo sperare di prevenire future tragedie e mitigare l’impatto devastante del suicidio pediatrico.
Fonti:
– Centers for Disease Control and Prevention (CDC)
– Kennedy Krieger Institute
– International Academy of Suicide Research
– Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health
– Frontiers in Public Health